Il centro di Patar è un locale che in questi mesi si è utilizzato come centro di formazione: si tratta della sede della comunità rurale che ho visitato nel viaggio precedente per verificare la possibilità di utilizzarla a questo fine.Da quel mio primo contatto, il centro di Patar è stato poi definito come luogo di formazione ed ora sta nel pieno delle attività finchè non verrà sostiutito da un nuovo centro in fase di definizione ( si sta cercando di affittare un locale adatto a Diourbel).
La riunione di oggi riguardava la creazione delle commissioni in grado di gestire le problematiche dei villaggi più organizzati.Il lavoro di auto-organizzazione che si porta avanti qui in Senegal (ma il modello si può esportare in tutti i paesi e le situazioni in difficoltà) consiste infatti in due fasi: nella prima si definisce una struttura organizzativa formata dalle persone più interessate/interessanti a cui si fa seguire un percorso di formazione che va di pari passo con la crescita dei gruppi.Quando questi gruppi arrivano ad un dimensione sufficiente e quindi c'è una concentrazione minima di persone preparate ed organizzate, si fa partire l'attività pratica, il fronte sociale, con lo scopo di migliorare la situazione nel villaggio/quartiere in cui la struttura organizzativa formata nella fase precedente vive.E' inutile ricordare che la prima fase è indispensabile non solo per arrivare alla seconda ma anche per avere qualche minima possibilità che l'intero progetto riesca; se non c'è un numero minimo di persone organizzate, preparate, in grado di superare i propri limiti e di lavorare coordinati con altri, il progetto di una comunità cooperativa è velleitario.
Chiusa questa lunga ma necessaria parentesi esplicativa, qui a Diourbel due gruppi seguiti da Paolo hanno raggiunto questo livello di sviluppo (il completamento della prima fase); Diakael ed un altro villaggio di cui non ricordo il nome. La gente di questi due villaggi si sta ora applicando a far fruttare l'organizzazione così faticosamente costruita e formata per risolvere i problemi di tutti i giorni, contando anche sull'aiuto dall'Italia.
A proposito, dopo la riunione siamo andati a cercare la famosa mandria di buoi comprata con i fondi raccolti in Italia: l'abbiamo trovata a pascolare in mezzo alla savana senegalese, in questo periodo in versione "prato inglese" come le foto a corredo dimostrano.
A proposito, dopo la riunione siamo andati a cercare la famosa mandria di buoi comprata con i fondi raccolti in Italia: l'abbiamo trovata a pascolare in mezzo alla savana senegalese, in questo periodo in versione "prato inglese" come le foto a corredo dimostrano.