Tiriamo le somme - Diourbel 30/09/2009


Qualcuno mi ha fatto notare che nel mio post precedente c’era una nota di malinconia.
Probabilmente ha ragione.
In tutti i periodi di transizione si instaura una attimo di nostalgia per ciò che è stato e non potrà più essere.
Questo è indubbiamente un periodo di transizione, per me e per tutto il resto del mondo.
Passando dal generale al particolare, quello che, leggendo Fromm, avevo intuito da ragazzino sta diventando prepotente realtà.
Quella visione che mi permetteva di percepire il mondo come un’enorme bolla consumistica, mostruosa nel suo retroalimentarsi, si sta rilevando vera fino alle sue ultime conseguenze.
E’ bastato un piccolo foro, un speculazione immobiliare in una parte del mondo, per fare sgonfiare il mostro portandosi dietro i sogni e le speranze di tanti che ci credevano.
Dalle viscere del mostro morente stanno uscendo idee e concetti che si credevano banditi dalla storia: nazismi e fascismi di varia natura, la mercificazione dei corpi e degli spiriti, una guerra strisciante tra poveri, solitudini che si chiudono a riccio per difendere un tozzo di pane.
Nel mondo precedente ero un alieno, ben mimetizzato ma pur sempre un alieno.
In questo vedo i germi di qualcosa di nuovo ed i pericoli di qualcosa di antico.
Dipende da me … dipende da noi …
Tornando al Senegal, al qui ed adesso (ma perché stare in questo continente mi fa sempre partire per la tangente?) anche a Diourbel si tirano le somme.
Bisogna riuscire a capire quanta autonomia siamo riusciti a donare ai villaggi di Diourbel insieme al supporto economico.
Quella che io chiamo, per semplificare, cooperazione decentrata ha un aspetto intangibile ma fondamentale; non fare diventare i cooperati succubi della cooperazione.
Ovvero non sostituire il colonialismo (occupazione militare) ed il neo-colonialismo (occupazione economica) con una dipendenza dalla pietà e dalla compassione dei “fratelli ricchi”.
Così, mentre si organizza l’evento dei 2 ottobre qui a Diourbel sto cercando di precisare i rudimenti di una forma organizzativa e di un modo di pensare in grado di renderli autonomi nel loro lavoro il più presto possibile.
I più attenti mi diranno che questo era già previsto nel progetto iniziale, ora bisogna verificare se quel progetto è stato realizzato a fino a che punto; se il piccolo è in grado di camminare da solo …

Il 2 ottobre è la giornata internazionale della nonviolenza, in onore della data di nascita di Ghandi.
Per questo si è scelta questa data simbolica per far partire la “Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza” www.marciamondiale.org.
In occasione di questa data e della partenza della Marcia si stanno organizzando, in varie parti del mondo, eventi, spettacoli, iniziative.
In questo contesto il mio compito di questa settimana è quello di dare una mano nell’organizzazione dell’evento di Diourbel; sarà un evento culturale con spettacolo teatrale, musica locale ed alcuni brevi discorsi.

A presto, se mi resta tempo ….

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